sabato 14 settembre 2013

FIRMATO ACCORDO DI RINNOVO INTERESSATI CIRCA 400MILA ADDETTI

È stato Sottoscritto a Milano, dopo 10 mesi di trattativa l’accordo di rinnovo del CCNL Legno Industria tra i sindacati di categoria Feneal Uil - Filca Cisl - Fillea Cgil e la Federlegno Arredo. Il CCNL, scaduto lo scorso 31 marzo, interessa circa 400mila lavoratrici e lavoratori

"il risultato ottenuto può considerarsi positivo, soprattutto alla luce della crisi che ha investito il settore con la scomparsa di circa 52mila addetti e 10mila aziende.”
Per la parte salariale, su cui si è incentrata oggi la discussione, è stato ottenuto un aumento medio di 115 euro, 86 euro al livello parametro 100 che sarà distribuito in tre tranche: 24 euro dal 1 aprile 2013, 30 euro dal 1 aprile 2014, 32 euro dal 1 aprile 2015. Per quanto riguarda la parte normativa, in gran parte già definita, tra i punti qualificanti dell’intesa il segretario spiega che “per l’apprendistato professionalizzante è stata definita la percentuale di conferma pari al 30% per le imprese con meno di 10 dipendenti e 50% per le imprese con più di 10 dipendenti, - mentre riguardo al tema della formazione professionale aggiunge - “è stato inserito che le aziende, all’atto della partecipazione ad un bando di Fondimpresa, informeranno le Rsu.”Per l’orario di lavoro poi si avrà una nuova regolamentazione che costringe l’azienda, richiedente una diversa organizzazione dell’orario di lavoro e/o della flessibilità, ad un accordo obbligatorio con le Rsu oppure, ove non ci fossero, con le OO.SS. territoriali. “Questo elemento contrattuale – evidenzia il segretario - pone in capo a tutte le strutture territoriali e alle Rsu compiti normativi estremamente importanti per la vita e le condizioni di lavoro.”Altro tema importante è la malattia per la quale vengono riconosciuti ulteriori 365 giorni di calendario per la conservazione del posto di lavoro nei casi di malattie gravi. Ed ancora per i contratti di lavoro a tempo determinato e somministrazione è stata inserita la percentuale massima di utilizzo al 25% rispetto alle due fattispecie contrattuali.
“Inoltre – conclude il segretario - l’aumento del versamento dello 0,50% per la sola azienda al Fondo della Previdenza Integrativa Arco completa il quadro di un sistema di welfare integrativo che risponde alle esigenze del mondo del lavoro. Così come il risultato ottenuto per quanto concerne il Fondo Sanitario Integrativo, con un versamento per la sola impresa di 10 euro mensili, mette “in sicurezza” la realizzazione di un fondo sanitario intersettoriale.”

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